Millenni or sono la Valle Seriana era ricoperta da una voluminosa coltre di ghiaccio.
Durante il «periodo permico» la vallata fu invasa dalle acque del mare Padano che sciolse attraverso gli anni la gigantesca mole glaciale. Verso la fine del «periodo cretaceo», circa centocinquanta milioni di anni fa, l'immensa massa d'acqua, chiamata dagli storici «Tétide», si ritirò lasciando in vari luoghi una preziosa gamma di invertebrati marini, reperti di pesci alati, coralli, molluschi ed alghe di forma e colori stupendi.
Secoli dopo pioggia vento e sole incisero scanalature sulle pareti deimonti, frastagliarono in massi alcune sporgenze pietrose, assottigliarono le cuspidi svettanti verso il cielo ed alle falde si formarono dei canaloni attorniati da folti strati ghiaiosi.
Fu solo nel XV secolo sotto il dominio della Repubblica di S. Marco di Venezia, che ebbe inizio la conoscenza delle Prealpi e Alpi Orobiche. Fra le Prealpi ebbe evidenza la rocciosa piramide della Cornagera d'Aviatico, di 1312 metri di altitudine, con le sue snelle pareti la Cornagera è apprezzata da molte scuole di roccia per le sue caratteristiche di palestra, per la varietà dei passaggi, per le vertiginose linee di salita, per la possibilità di affrontare senza rischi le difficoltà dal 2° al 5° grado.
Vi troviamo il torrione Longo, il torrione Garlini, la torre Savina e la doppia cima dei Gemelli, separata da un'angusta forcelletta.Essendo le pareti di questo gruppo dolomitico volte a mezzogiorno hanno il pregio di conservarsi senza incrostazioni ghiacciate: perciò la primavera è la stagione adatta per le ascensioni. Ma la Cornagera, chiamata anticamente «landus naturae» non è solo palestra per í principianti è indicata anche per chi vuol essere pronto a cimentarsi nei mesi estivi sulle pareti delle Alpi. Inoltre nel luogo vi si tengono lezioni teoriche per l'equipaggiamento, la conoscenza del materiale necessario per gli scalatori e vengono illustrate norme specifiche di pronto soccorso e di medicina preventiva. Anche per gli appassionati di geologia la Cornagera d'Aviatico è interessante: quando millenni or sono la coltre di ghiaccio venne invasa dalle acque del «Padano» le acque ritirandosi lasciarono una ricca quantità di molluschi, coralli, fossili di pesci alati, minerali ed alghe.
Questo avvenne anche sulla Cornagera, sul territorio di Aviatico e Selvino, ma purtroppo oggi questo scientifico materiale è scomparso. La Cornagera è anche considerata un luogo fatato: alcuni decenni addietro vennero trovati nei canaloni delle spoglie umane risalenti ad epoche remote. Da qui il sorgere di molte e fantasiose leggende. Sul breve tratto pianoro della cuspide vi è la possibilità dì ammirare visioni panoramiche di bell'effetto: volgendo lo sguardo a nord ecco l'Alben, più oltre le guglie dell'Arera, della Presolana, del Coca, del Redorta, del Torero, del Cornello, del Gleno e Pizzo del Diavolo: ad est ecco le pareti occidentali del Monte Rosa.
La quota geodetica della vetta Cornagera e di 1.308,97 metri s.l.m. (in pratica il punto più alto).