Addio autodichiarazione, ma non per tutti. Da lunedì 18 maggio si può uscire di casa senza dover compilare il modulo, l’autodichiarazione resta solo per gli spostamenti fuori regione: il Ministero dell’Interno ha pubblicato la nuova autodichiarazione per chi ha necessità di viaggiare tra regioni, in questa ultima “evoluzione” della fase 2 per il contenimento del coronavirus, che è pubblicata negli allegati.
Restano quindi i controlli delle forze dell’ordine per chi varca i confini regionali, ma anche per le persone sottoposte a quarantena obbligatoria, in quanto positive al Covid-19. In quest’ultimo caso non è possibile mai uscire di casa, anche all’interno della propria regione, eccetto che per trasferimenti disposti dall’autorità sanitaria.
Dal 18 maggio fino al 3 giugno 2020 restano però limitati gli spostamenti interregionali, che sono possibili solo per pochi motivi, da giustificare con la nuova autodichiarazione.
E’ possibile viaggiare fuori dalla propria regione per comprovate esigenze lavorative, assoluta urgenza e motivi di salute. Non è possibile quindi andare a fare visita ai congiunti o ai familiari fuori regione, come anche recarsi nelle seconde case in una regione diversa da quella di appartenenza.
Rimane comunque la possibilità di rientrare nella propria residenza se si è rimasti bloccati per il lockdown in un’altra regione, come nel caso degli studenti fuori sede. Per chi sgarra sono previste multe da 400 a 3.000 euro.
Le forze dell’ordine, dalla polizia ai carabinieri, possono fornire agli utenti il modulo di autodichiarazione aggiornato, ma per velocizzare i tempi dei controlli è possibile stampare a casa e compilare prima di uscire l’ultima versione dell’autodichiarazione.