RISPOSTE ALLE DOMANDE PIU' COMUNI CHE LA CITTADINANZA SI PUO' PORRE
ARANCIONE
Quali sono le aree comprese nella zona arancione?
Il Dpcm 8 marzo 2020 non vieta il movimento, ma lo limita nella zona arancione, costituita da Lombardia e 14 province: Modena, Parma, Piacenza, Reggio dell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia.
SPOSTAMENTI
Quali sono le regole per gli spostamenti?
C’è un sistema di mobilità ridotta: nella zona arancione bisogna evitare ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori, a meno che non siano motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità (se nella tua zona sono chiusi esercizi che vendono generi di prima necessità) o spostamenti per motivi di salute. Questo significa che ci si può recare al lavoro se il datore di lavoro non ha attivato lo smart working o misure di congedo o ferie. Si può andare a fare una visita o un medico, se non è stata disdetta dalla struttura sanitaria. È consentito il rientro nel proprio domicilio, nella propria abitazione, nella propria residenza.
SINTOMI
Cosa si deve fare se si ha la temperatura superiore a 37,5° C?
Chi ha una affezione respiratoria o la temperatura sopra i 37,5° C deve rimanere a casa e limitare al massimo i contatti sociali. Deve contattare il proprio medico di fiducia.
QUARANTENA
Quali sono le limitazioni per chi ha contratto il coronavirus o è in quarantena?
C’è il divieto assoluto di spostarsi dalla propria abitazione. La fuga dalla quarantena è sanzionata fino a tre mesi di carcere o con una ammenda da 206 euro (articolo 650 codice penale).
SPORT
Si può partecipare a eventi o competizioni sportive?
Il decreto sospende eventi e competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici e privati. Eventi, competizioni o sedute di allenamento di atleti professionisti, atleti che partecipano ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali o internazionali sono consentiti in impianti sportivi a porte chiuse o all’aperto senza la presenza del pubblico. In questi casi le associazioni e le società sportive - tramite i propri medici - sono tenute a effettuare controlli per contenere il coronavirus tra atleti, tecnici, dirigenti e accompagnatori.
LAVORO
Si può andare al lavoro?
Sì, il decreto riconosce questa possibilità in caso di comprovate esigenze lavorative. Il datore di lavoro può concedere lo smart working o promuovere la fruizione di congedi e ferie.
RIUNIONI
Come si possono svolgere le riunioni?
Le riunioni possono svolgersi - in tutti i casi possibili - in collegamento da remoto, in particolare nelle strutture sanitarie e sociosanitarie, nei servizi di pubblica utilità, nei coordinamenti attivati nell’ambito dell’emergenza coronavirus. Negli altri casi va comunque garantita la distanza di un metro di sicurezza interpersonale, evitando assembramenti.
TEMPO LIBERO
Si può visitare un museo?
No, nella zona arancione sono chiusi i musei, gli istituti e i luoghi di cultura.
Si può andare a sciare, al cinema o a ballare?
Nella zona arancione sono chiusi gli impianti di tutti i comprensori sciistici. Sono sospese tutte le manifestazioni di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso, fieristico. Dunque, niente cinema, teatro, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse, sale bingo, discoteche e locali assimilati, dove è sospesa ogni attività. No anche alla partecipazione a grandi eventi.
Si può andare in palestra, in piscina o nei centri benessere?
No. Nella zona arancione sono sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (eccezione per le erogazioni di prestazioni che rientrano nei livelli essenziali di assistenza). Chiusi anche centri culturali, centri sociali e ricreativi.
ISTRUZIONE
Scuole e asili restano chiusi?
Fino al 3 aprile restano chiusi asili, scuole, università , istituti di alta formazione artistica, corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie, università per anziani, corsi professionali, attività formative di enti pubblici e di privati. C’è la possibilità di svolgere lezioni a distanza. Possono proseguire i corsi per i medici in formazione specialistica, di medicina generale e le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie. Sospese le riunioni di organi collegiali in presenza.
CERIMONIE RELIGIOSE E CIVILI
Si può andare a messa?
L’apertura dei luoghi di culto è condizionata dall’adozione di misure per evitare assembramenti di persone. É necessario garantire la distanza di almeno un metro fra le persone.
Ci si può sposare?
Sono sospese tutte le cerimonie civili e religiose. Dunque nella zona arancione non ci si può sposare nè in chiesa, nè in municipio.
Si può intervenire a un funerale?
Sono sospese tutte le cerimonie civile e religiose, comprese quelle funebri.
ATTIVITÀ COMMERCIALI
Ristoranti e bar sono aperti anche la sera?
Nella zona arancione è consentita l’apertura di bar o ristoranti dalle 6 alle 18, a patto che il gestore garantisca il rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro. Prevista la sospensione dell’attività in caso di violazione delle indicazioni.
Quali sono le regole per tenere aperte altre attività commerciali?
Attività commerciali diverse da ristoranti e bar possono restare aperte, a condizione che il gestore preveda accessi contingentati o idonei ad evitare assembramenti di persone e in grado di garantire la distanza di almeno un metro fra le persone. Prevista la sospensione dell’attività in caso di violazione delle regole.
Nei festivi e prefestivi sono aperti i centri commerciali e mercati rionali?
No. Nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita e gli esercizi commerciali presenti nei centri commerciali e nei mercati rionali. Nei giorni feriali il gestore deve garantire il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro. Prevista la sospensione dell’attività in caso di violazione delle regole. Le strutture che non consentono di rispettare la distanza di un metro fra le persone devono restare chiuse.
Farmacie, parafarmacie e negozi alimentari restano aperti?
Sì, la chiusura non è disposta per farmacie, parafarmacie e negozi di generi alimentari. Il gestore è tenuto a garantire la distanza di un metro fra le persone. Prevista la sospensione dell’attività in caso di violazione delle regole.